Uva e glicemia: quanta mangiarne? Ma attenzione a queste 3 varietà

Soffrire di glicemia alta può essere una vera e propria condanna per chi è affetto da questo tipo di problema, in quanto si deve limitare nel consumo di alimenti dolci e di tutti quei cibi che in qualche modo potrebbero comportare un accumulo non troppo desiderato di zuccheri nel sangue. Questo discorso però non vale solo per merendine e dessert, ma anche per alimenti che a prima vista potrebbero apparire come salutari, ma che in realtà nascondono parecchie insidie.

Ci riferiamo, per esempio, alla frutta che tutti siamo portati a considerare come naturale e sana, ma che in realtà può nascondere al suo interno delle minacce che non sempre ci appaiono così visibili. Tra i frutti da evitare o limitare bisogna citare l’uva, in quanto si tratta di un alimento zuccherino che potrebbe comportare picchi glicemici di non poco conto. Scopriamo quindi quanta uva mangiare in caso di glicemia alta e quali varietà evitare per non peggiorare questa situazione già di per sé molto delicata.

Le proprietà dell’uva

Quando parliamo di uva ci riferiamo ad un frutto che compare molto spesso sulle nostre tavole, se non in forma solida in quelle che ricordano il vino anche se, ovviamente, in questo caso parliamo di un componente del tutto diverso, in quanto al suo interno è previsto anche dell’alcol. Per quanto riguarda il frutto, invece, ci riferiamo ad un dono della natura che abbonda soprattutto in autunno e che permette di godere di molte proprietà che ci permettono di stare bene e sempre sul pezzo.

Consumare uva in maniera regolare supporta in modo fondamentale il sistema immunitario, in quanto introduciamo nel corpo un gran numero di vitamine. Le sostanze contenute nell’uva sono ottime per garantire il benessere delle ossa, per favorire la funzionalità del metabolismo e perfino per regolare la pressione sanguigna grazie alla presenza di grandi quantità di potassio. Consumare uva è poi fondamentale anche per il cervello, in quanto sembra migliorare nettamente alcune funzioni cognitive come ad esempio quelle che hanno a che fare con la memoria.

Quali varietà di uva evitare in caso di glicemia alta?

Bisogna ricordarsi che in caso di glicemia alta non bisogna mangiare troppa uva poiché si tratta di un alimento zuccherino che potrebbe causare picchi glicemici di non poco conto. Le persone che accusano questo problema oppure quelle che soffrono di diabete dovrebbero limitarsi al consumo di circa 90 grammi di uva al giorno, ma ovviamente una volta alla settimana. Alcune varietà di uva, poi, risultano essere molto più zuccherate di altre ed è per questo che vanno evitate da queste persone. Ci riferiamo a:

  • L’uva bianca
  • L’uva Moscato
  • L’uva rossa

Una varietà di uva tremendamente pericolosa per chi soffre di diabete o ha la glicemia alta è quella che tutti conosciamo come uva comune ovvero quella bianca, quella che abbonda tra settembre e ottobre. Questa è infatti molto dolce e potrebbe quindi comportare bruschi innalzamenti dei valori glicemici. Lo stesso effetto è quello che potrebbe avere l’uva moscato, la quale si differenzia per il suo sapore particolare e soprattutto per la grande quantità di zuccheri presenti nella sua composizione.

Da evitare anche l’uva rossa e soprattutto quella che non contiene semi al suo interno, in quanto si tratta di un frutto che è particolarmente buono e che può portare il consumatore a mangiarne in grandi quantità proprio per il suo gusto intenso e per l’assenza di semi. Si consiglia quindi di mangiare l’uva solamente in particolari circostanze e soprattutto senza esagerare con le dosi.

Lascia un commento