La frutta è sempre consigliata, in particolare quella di stagione, anche per controllare e tenere quindi in “scacco” livelli di colesterolo alto e glicemia, che sono sempre più problematici per la popolazione mondiale, e pur essendo sviluppati da ambiti diversi, hanno alcuni punti in comune e sintomi oltre a cause scatenanti che possono influire entrambe le situazioni.
La frutta infati contiene nella maggior parte dei casi sia degli elementi fortemente positivi, come fibre, un apporto di vitamine e minerali, ma anche elementi come zuccheri che seppur “naturali” possono comunque impattare sul controllo della glicemia, ed in quantità particolarmente importanti, possono impattare anche sul colesterolo, portandolo su livelli elevati.
La frutta di dicembre migliore
Naturalmente non esiste un cibo, men che meno un tipo di frutta che è effettivamente in grado di far aumentare o abbassare di colpo glicemia troppo elevata o portare i livelli di colesterolo ad aumentare o diminuire in modo autonomo, però si tratta di elementi da integrare in tutti i casi con la naturale alimentazione di cui facciamo ricorso ogni giorno e che può garantirci un migliore stile di vita.
In senso generale in dicembre possiamo trovare una varietà di frutta molto importante per il controllo glicemico e per affrontare il colesterolo, solitamente in questa categoria rientrano i vari agrumi come arance, clementine, mandarini, ma anche pompelmi oppure in un discorso diverso vari tipi di mele e pere oltre alla frutta secca.
L’effetto su glicemia e colesterolo
Tutte queste contengono infatti un importante compendio di sali minerali come ferro e magnesio, anche nella frutta secca e sono tutte varietà ricche di fibre solubili ed insolubili nel giusto equilibrio. Vanno quindi considerate “benigne” come forme effettive di nutrienti ma naturalmente integrate in un ambito specifico di alimentazione evitando l’abuso.
- Vanno tenuti in considerazione gli apporti di carboidrati che non devono superare i 15 grammi di carboidrati per per porzione di frutta, circa 80-85 grammi
- I carboidrati impattano anche se sono di qualità, sul controllo della glicemia
Inoltre le calorie di una porzione di frutta sono consensualmente da tenere sotto controllo, ma il controllo calorico di questi alimenti è solitamente relativo in quanto si tratta di elementi che sono facilmente gestibili dall’organismo. La frutta secca è da consumare con moderazione ma va sempre integrata quanto possibile perchè contiene ad esempio polifenoli che possono migliorare la situazione in caso di colesterolo alto.
Da ridurre invece la presenza di frutta particolarmente carica di glucosio e di altri elementi come cachi, datteri, fichi ed uva, ma anche le banane non vanno consumate tutti i giorni e nella loro presenza effettiva, ma consumate solo in quantità moderate. In tutti gli altri casi, specialmente nel caso degli agrumi e della frutta secca questa può essere consumata anche come spuntino.