Le noci sono forse la tipologia di frutta secca maggiormente diffusa ed apprezzata, in particolare durante il periodo natalizio è facile trovarle al supermercato o dal nostro negoziante di fiducia così come al mercato, come elementi impiegati in varie situazioni, molto apprezzate in tanti contesti diversi. Ma le noci sono anche potenzialmente molto benefiche anche in grado di ridurre la glicemia alta.
Chi soffre di glicemia alta, ossia di iperglicemia può infatti fare ricorso proprio a questa forma di frutta secca per ridurre potenzialmente anche in modo decisamente considerevole la tipica tendenza di questa forma di costituzione che porta un innalzamento non controllabile del livello degli zuccheri presenti nell’organismo, controllo che avviene anche e soprattutto con il cibo. Ma come poterci riuscire?
Frutta benefica
La frutta secca come le noci è generalmente molto utile per la salute, glicemia alta o meno, perchè è costituita da acidi grassi in prevalenza “buoni” che garantiscono una forma di ottimizzazione del nostro metabolismo, sono decisamente facili da digerire, ed hanno una ottima capacità saziante. Inoltre sono ricche di vari sali minerali e vitamine, particolarmente utili durante il clima rigido.
Ma non solo, in quanto hanno una spiccata azione protettiva nei confronti del sistema sanguigno e circolatorio, influenzano positivamente la pressione arteriosa. Pur essendo decisamente caloriche (vedremo per l’appunto quante mangiarne come quantità massima consigliata al giorno più avanti), sono elementi a basso impatto glicemico e non contengono colesterolo al loro interno.
Come mangiare noci per ridurre la glicemia: guida
In particolare sono anche presenti elementi che non solo portano le noci a non avere un impatto negativo ma sono anche decisamente consigliabili in una dieta equilibrata, e possono fare da “micro ago della bilancia” per il controllo glicemico, vero e principale problema per gli iperglicemici. Basta una manciata di noci per avere a disposizione:
- Quantità decisamente buona di fibre che riducono l’impatto dello zucchero
- I vari acidi grassi Omega 3 ed Omega 6 riducono la sensibilità degli organi in fatto di resistenza all’insulina, che è un elemento concepito per abbassare la glicemia
Sostanzialmente le noci fanno da “lasciapassare” per l’insulina, un elemento che il nostro organismo sviluppa naturalmente, ed in molti casi anche di diabete di tipo 2, che ha tra le principali forme di sintomatologia proprio la glicemia alta, l’insulina è presente nell’organismo ma non “impatta” nel modo giusto, e la quantità di zuccheri nel corpo resta alta.
La quantità media consigliabile è di circa 55 – 60 grammi al dì, dilazionate tra i pasti, conviene per molti consumare circa 25 grammi a colazione magari a stomaco vuoto, così da incentivare poi l’organismo a saziarsi con facilità evitando poi di mangiare troppo nei pasti successivi. Il resto delle noci ( 60 grammi ammontano a circa 5-6 frutti di medie dimensioni) possono essere consumate lungo la giornata.